La diversità che mi fece stupendo (Pier Paolo Pasolini)
La diversità che mi fece stupendo
e colorò di tinte disperate
una vita non mia, ancora mi fa
sordo ai comuni istinti, fuori dalla
funzione che rende gli uomini servi
e liberi. Morta anche la dolente
speranza di rientrarvi, sono solo,
per essa, coscienza.
E poiché il mondo non è più necessario
a me, io non sono più necessario.[1]
[1] Pier Paolo Pasolini, La diversità che mi fece stupendo, in Poesie inedite (1950-1951), in Le poesie, Milano, «I Meridiani» Mondadori (Milano, Garzanti, 1975)