Il Carnevale è una festa invernale che, nei paesi cattolici, precede la Quaresima. È un periodo di festeggiamenti e divertimenti in cui le persone si vestono con maschere o costumi.
Introduzione
Il Carnevale di Venezia è una festa annuale che termina il Martedì Grasso e inizia in una data variabile, ma che precede sempre di una decina di giorni il Mercoledì delle Ceneri ed è sempre un sabato. Questa festa attira ogni anno milioni di visitatori da molti paesi.
Per celebrare questo evento, è tradizione vestirsi con costumi e maschere di carnevale, tutti molto diversi tra loro ma, soprattutto per i concorsi, molto eleganti ed elaborati. I costumi di questa festa sono, per esempio, i famosi costumi dei personaggi della Commedia dell’Arte come Arlecchino, Pantalone o Colombina ; e le maschere tipiche veneziane sono ad esempio, la Baùta, chiamata anche la Larva, nonché la Moretta.
Il Carnevale comprende anche specialità culinarie, soprattutto dolci, come fritole, guantiere di frittelle, galani e castagnole.
Per festeggiare il Carnevale si organizzano feste e eventi sia privati che pubblici. Per esempio, ci sono concorsi di maschere e, la sera, cene e balli.
Il Carnevale di Venezia ha molte tradizioni, come l’inizio e la fine ufficiale dei festeggiamenti, che si svolgono sulla Piazza San Marco : il volo dell’Angelo che annuncia l’inizio del Carnevale e lo «Svolo del Leon » (il Leone alato di San Marco è il simbolo di Venezia) che conclude i festeggiamenti. Esistono altre tradizioni come la Festa delle Marie, che è un corteo che dura alcuni giorni fino alla Proclamazione della Maria del Carnevale.
Origine ed evoluzione
Il Carnevale di Venezia trae origine da due antiche feste, i Saturnali latini e i culti dionisiaci greci. Erano feste religiose che utilizzavano maschere e rappresentazioni simboliche. Nei Saturnali latini, l’ordine sociale veniva abolito e i cittadini liberi festeggiavano, c’erano musica e balli. Nei culti dionisiaci greci, c’erano processioni e rappresentazioni teatrali ; è una festa che unisce gli umani con la natura.
Il Carnevale di Venezia è dedicato al gioco e all’abbattimento delle barriere sociali. Le maschere garantiscono l’anonimato quindi le divisioni sociali scompaiono; rappresentano anche una valvola di sfogo per le tensioni imposte dalla moralità e prendono in giro l’aristocrazia. A causa dell’anonimato, è un periodo con molte trasgressioni.
La parola « carnevale » deriva dal latino « carnis laxatio ». In antico toscano, il nome è « carnasciale » (carne-lasciare). Questo significa abbandonare la carne soprattutto per il rito quaresimale. « Carnavale » appare per la prima volta nella sua dimensione di intrattenimento in un documento ufficiale nel 1094 scritto dal Doge Vitale Falier.
I Serenissimi (appellativa che se dava ai dogi di Venezia) incoraggiarono il carnevale per la popolazione e nel 1296 un editto del Senato rese il carnevale (il giorno prima della Quaresima) un giorno di festa. I Serenissimi sono un’istituzione che governava Venezia. Il carnevale ha molti eventi : spettacoli, mostre, … Il teatro è molto importante e c’erano balli in maschera in case private.
Per molti secoli, il Carnevale di Venezia è durato sei settimane, dal 26 dicembre al Mercoledì delle Ceneri.
Nel XVIII secolo, il Carnevale di Venezia era un’istituzione, conosciuta in tutta Europa. Venezia aveva l’immagine di una città del divertimento e attirava i turisti. Venezia era all’apice del suo splendore e del suo riconoscimento (anche la Commedia dell’Arte ha un ruolo importante in questo periodo).
Il problema del carnevale è il suo eccesso. L’anonimato permette di commettere più reati. I Serenissimi emetteranno decreti per ridurre gli abusi, ma questo minerà l’essenza del carnevale. Dal 1339, è vietato indossare maschere o costumi di notte. Dal 1458, è vietato entrare nei luoghi sacri in costume. Ci sono anche diverse leggi che vietano di portare oggetti pericolosi al carnevale. Dal 1703, è vietato andare nelle case da gioco con i costumi.
Nel 1787, i Serenissimi cadono a causa di Napoleone. I costumi sono completamente vietati (tranne che per le feste private) e la tradizione del carnevale scompare per due secoli. Questo fu un duro colpo per il Carnevale di Venezia.
Nel 1967, la tradizione e la storia del carnevale tornano e nel 1979 i veneziani sono coinvolti in prima persona.
Confronto con il Carnevale di Rio de Janeiro
L’Italia non è l’unico paese con un carnevale famoso in tutto il mondo. A Rio de Janeiro, in Brasile, il Carnevale non ha nulla da invidiare a quello di Venezia.
Entrambi i carnevali traggono origine dalle stesse tradizioni e hanno gli stessi periodi di celebrazione, in quanto il Carnevale di Rio è stato ispirato da un carnevale portoghese, a sua volta ispirato da quello di Venezia.
Sebbene molto simili, le due celebrazioni hanno le loro particolarità, poiché in Portogallo le tradizioni sono state influenzate dall’importazione degli schiavi africani. Ecco perché il Carnevale di Rio può sembrare più colorato, esuberante e vivace di quello di Venezia.
È anche grazie ai « blocos », gruppi di persone legate a un particolare quartiere della città, che il Carnevale di Rio ha sviluppato i propri costumi e le proprie tradizioni.
La differenza più evidente tra i carnevali delle due città è la pratica della samba. Il Carnevale di Rio è un’occasione per i ballerini delle famose scuole di samba del Paese di sfilare per le strade e condividere la loro arte. Per le scuole è un’opportunità per distinguersi dalla concorrenza agli occhi dei critici e degli altri giudici presenti all’evento.
Conclusione
In conclusione, il Carnevale di Venezia è un’istituzione che ha ispirato e continua a ispirare. È conosciuta in tutto il mondo per la sua storia, i suoi costumi e le sue tradizioni e ha un passato storico che continua ad essere alimentato ancora oggi.
Riferimenti bibliografici
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Dizionari
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Cette notice a été rédigée pour la revue ROMA 2/2022 par Noémie Flamme, Amélie Druart et Margo Denis. |
