La Commedia dell’Arte

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Per il nostro corso di linguistica comparata delle lingue romanze, abbiamo deciso di parlare della commedia dell’arte. Abbiamo scelto questo tema perché vogliamo saperne di più su una delle parti importanti dell’Arte teatrale in Italia. A tal fine, abbiamo posto la seguente domanda: “Come la Commedia dell’Arte ha influenzato l’intero teatro europeo dalla sua creazione?”

Quindi abbiamo trovato tre aspetti per rispondere al nostro interrogativo: l’origine, l’evoluzione e il paragone tra i vari teatri. Prima, vedremo la sua origine, le caratteristiche, e poi le rivoluzioni che porta nel teatro. Il secondo punto riguarda la sua evoluzione nel tempo. Come terzo punto, discuteremo del confronto tra l’Italia e gli altri paesi europei, soprattutto in Spagna e in Francia.

Il termine Commedia dell’Arte si riferisce a un “genere teatrale nato in Italia alla metà del Cinquecento, e vivo alla fine del settecento”. Le sue caratteristiche sono ad esempio: testi improvvisati, personaggi che tornavano da uno spettacolo all’altro (Arlecchino, Brighella, il Capitano, …), particolari accessori e la presenza di dialetti (Treccani).

La commedia dell’arte possiede alcune caratteristiche particolari che hanno fatto il suo successo. Gli attori non hanno un testo fisso, ma ci sono molte improvvisazioni sulla scena, esistono dei tipi fissi, dei personaggi che possiamo ritrovare in tutti gli spettacoli della commedia, alcuni personaggi portano delle maschere e sentiamo sulla scena diversi dialetti e lingue differenti. Ma la caratteristica più famosa è che la commedia dell’arte si basa più sull’abilità del corpo che sul testo.

Con la creazione della commedia dell’arte, si creano anche alcune compagnie teatrali. Queste compagnie teatrali cambiano l’arte dello spettacolo. Infatti, prima di questa creazione, gli spettacoli erano fatti da acrobati, ciarlatani o narratori nelle fiere, nei mercati o a carnevale e gli spettacoli erano delle commedie e delle tragedie organizzate da attori non professionisti per fare rivivere il teatro antico. In più, gli attori (artisti, buffoni, giullari) avevano solo un personaggio e dovevano svolgere questo ruolo durante tutta la loro vita. Ma nel Cinquecento, attori che sono professionisti si riuniscono per fare degli spettacoli più complessi e per tutti i tipi di pubblico (ricchi o un poco più modesti). In questo modo, la commedia dell’arte crea una rivoluzione tecnica (con nuovi modi di lavorare in scena) e sociale (un vita migliore per gli artisti teatrali). Ha rivoluzionato il teatro anche con la presenza delle donne sul palcoscenico.

ROMA 01 CI 07 02La commedia dell’arte diventa un commercio e ha bisogno di avere nuovi spettacoli rapidamente. Gli attori hanno un insieme di battute, canzoni, monologhi… per il loro personaggio. Questa cosa determina la creazione dei tipi fissi che sono personaggi con un costume, un dialetto, un’età, una condizione sociale e, a volte, un mestiere. Questi tipi fissi permettono di far ritornare il personaggio in diverse storie e di renderlo riconoscibile grazie alle sue caratteristiche e alle maschere.

Nelle Settecento, un’altra rivoluzione del teatro arriva con Carlo Goldoni: si toglie la maschera. È il passaggio dalla maschera al personaggio (commedia con un testo fisso). Per Goldoni, la maschera nasconde le emozioni.

La commedia dell’arte nasce nel XVI secolo, quando i privati si riuniscono per recitare. Questa forma teatrale ebbe un grande successo e si diffuse in tutta Europa, soprattutto in Francia, a partire dalla seconda metà del XVI secolo. Nell’ultimo terzo del XVI secolo la commedia dell’arte ebbe una seconda svolta in Francia, quando le compagnie italiane si stabilirono a Parigi e godettero della protezione del re. Nel XVII secolo, gli attori italiani cominceranno a recitare in francese, e quindi si troveranno a competere seriamente con gli attori francesi.

Nel XVIII secolo la commedia dell’arte prese il nome che conosciamo oggi perché prima si chiamava commedia all’italiana. Carlo Goldoni ha adattato lo stile della commedia dell’arte ai gusti della borghesia del tempo in Italia e ha così rinvigorito questo genere teatrale. Nel 1801, il genere teatrale della commedia dell’arte scompare con la riduzione degli attori e la fusione delle compagnie italiane con quelle francesi. Con poche eccezioni, la commedia dell’arte è stata “dimenticata” nel XIX secolo. Questa forma teatrale, tuttavia, è riapparsa nel teatro contemporaneo nel XX secolo, in particolare con l’italiano Dario Fo e il francese Jacques Copeau. Inoltre, attualmente, i personaggi creati dalla commedia dell’arte si trovano nei carnevali o sotto forma di giocattoli per bambini.

La Commedia dell’Arte ha goduto di grande popolarità e si è diffusa in tutta l’Europa. Nel XVI secolo, la commedia non era un genere teatrale popolare, a differenza della tragedia. L’arrivo delle truppe comiche italiane, soprattutto nelle corti dei regni di Francia e Spagna, contribuirà a democratizzare questo genere teatrale poco praticato. È solo a partire dal XVII secolo che il genere comico ha davvero preso un posto di rilievo nelle rappresentazioni teatrali. Autori come Corneille e Molière in Francia o Cervantes e Pedro de Alarcon in Spagna si ispirano molto alla commedia italiana. I temi della Commedia dell’Arte saranno ripresi dalla « comédie » francese e “comedia” spagnola. Invece di mettere in scena opere teatrali intorno a trame di potere e personaggi nobili (che è quello che ha fatto la tragedia), la commedia si concentrerà su personaggi più modesti e storie più semplici e leggere.

Nonostante la sua influenza sul teatro europeo, la Commedia dell’Arte conserva una certa autenticità e personalità. I suoi personaggi chiave, le sue maschere, il fatto che le performance fossero spesso improvvisate, tutto questo ha portato alla Commedia un’aura che l’ha resa unica. Le forme delle commedie francesi o spagnole non utilizzavano gli stessi personaggi della Commedia, le maschere non erano un accessorio chiave nelle opere teatrali e i testi erano molto elaborati. Luigi XIV, nonostante tutta l’ammirazione che nutriva per le opere di Molière, apprezza molto le interpretazioni degli attori italiani diretti da Domenico Biancolelli. Questo esotismo della Commedia dell’Arte le ha permesso di rimanere popolare in Francia e in Spagna, anche dopo che questi paesi hanno la propria forma di commedia.

Per concludere, l’influenza della Commedia dell’Arte è stata immensa sotto diversi aspetti come ad esempio l’organizzazione, i personaggi o i costumi, relativi al teatro; autori come Corneille e Molière in Francia o Cervantes e Pedro de Alarcon in Spagna si ispirano molto alla commedia italiana. La commedia dell’Arte crea anche una rivoluzione tecnica e sociale per gli artisti teatrali. Uno degli esempi di questa rivoluzione è la presenza delle donne sul palcoscenico. Nonostante le censure, la concorrenza e la sua evoluzione in generale, conoscerà un rinnovamento nel XX secolo con l’italiano Dario Fo e il francese Jacques Copeau.

In breve, la Commedia dell’Arte conserva una certa autenticità e personalità grazie ai suoi personaggi chiave, gli accessori e i testi originali. Questo esotismo le ha permesso di rimanere popolare in Europa, anche dopo lo sviluppo delle proprie forme.

Riferimenti bibliografici

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Immagini
ZANNI:https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Zanni_mask.jpg?uselang=fr
SCENE:https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Scene_della_commedia_dell%27arte,_fine_xviii-inizio_xix_secolo_03.jpg

revue roma blanc 120 Cet article a été rédigé pour la revue ROMA 1/2020 par Armand Couturier, Lisa Crispi, Céline Scherer  & Charline Vanderhuslt.
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