Peste


PESTE

ROMA 01 DI 054

Sostantivo femminile.

Peste: “– (medicina) malattia infettiva, contagiosa e mortale, causata dal batterio Yersinia pestis; si trasmette all’uomo tramite la pulce di ratto; nella forma più comune (peste bubbonica): si manifesta con febbre alta, delirio e ingrossamento dei gangli linfatici che causano i cosiddetti bubboni. – (per estensione) malattia grave e contagiosa in generale. – (per estensione) odore sgradevole e insopportabile. – (senso figurato) persona, cosa o situazione che è causa di grave degrado sociale o morale. – (senso figurato) detto di persona vivace, irrequieta e fastidiosa, in particolare riferito a un bambino.”

Guerra, peste e carestia, vanno sempre in compagnia
Proverbi italiani

Dal sostantivo latino pestis che significa ‘epidemia, distruzione’.

La parola peste ci fa pensare inevitabilmente all’epidemia di peste bubbonica che colpì l’Europa nel XIV secolo. Il termine compare nel XV secolo.

Si tratta di una malattia comune all’uomo e agli animali, altamente contagiosa e trasmessa in particolare dai ratti.

Tra il 1347 e il 1352, ha ucciso tra il 25 e il 50 per cento della popolazione europea. Successivamente, l’isolamento delle persone infette e lo sterminio dei ratti hanno contribuito a contenere le epidemie che ne sono seguite.

La malattia è ormai praticamente scomparsa dai paesi europei, ma alcuni casi si trovano ancora in Asia e in Africa.

Nella lingua spagnola, questa parola si dice peste; in portoghese, peste, in rumeno, pește; alla fine, in francese, peste.

Riferimenti bibliografici

TRECCANI, 2010, Dizionario di Medicina, s. v. peste, https://www.treccani.it/enciclopedia/peste_%28Dizionario-di-Medicina%29/, consultato il 05/11/2020.
––, 2011, Dizionario di Storia, s. v. peste, https://www.treccani.it/enciclopedia/peste_%28Dizionario-di-Storia%29/, consultato il 05/11/2020.

revue roma blanc 120 Cette notice a été rédigée pour la revue ROMA 1/2020 par Armand Couturier.

Nos cartes panromanes sont de simples aides à la visualisation. Elles ne prétendent en aucun cas rendre compte finement de la distribution des langues romanes en Europe.

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