L’influenza del viaggio di Enea sul genere fantasy

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Secondo la leggenda, i gemelli fondatori di Roma, raccolti dalla lupa, discendono dai re legittimi di Alba Lunga, grazie alla loro madre biologica, Rea Silvia, e Marte. Il primo di questi re, Ascanio, è nato dall’unione tra Lavinia e l’eroe troiano Enea. Le vicende mitiche d’Enea sono trattate dall’autore latino Virgilio nel suo famoso poema epico l’Eneide (Gagé, 1976, p. 7 ; Grimal, 1951, p. 51). Prima di arrivare sulla terra che diventerà la futura Roma, Enea fa un viaggio partendo da Troia, une viaggio che sarà anche sinonimo di ricerca interiore (van den Bosch, 2002).        

Scritto nel primo secolo a.C., l’Eneide è un poema epico composto di dodici canti in esametri dattilici. Con l’Iliade e l’Odissea, è uno dei più famosi poemi epici antichi. Questi testi hanno influenzato una parte considerevole della letteratura dei secoli successivi (Wikipedia). Dal 1990, c’è stato un rinnovamento delle influenze nel genere fantasy, che vanno da uno sfondo medievale (dall’eredità di Tolkien) a uno sempre più antico. (Provini, 2021).   

Prima di tutto, è utile ricordare la definizione di fantasy. Si tratta di un genere letterario definito da una miscela di elementi: di miti, leggende e di temi del genere fantastico e meraviglioso, il tutto in un’atmosfera epica. È dunque opportuno spiegare in cosa consiste il genere dell’epopea, poiché è centrale nella definizione stessa del fantasy. È un genere basato sulla poesia con uno stile sostenuto e una serie d’imprese eroiche, principi e divinità: imprese belliche con intervento soprannaturale, che è ciò che chiamiamo meraviglioso (Aron et al., 2002, p. 243-246).  

Sulla base di queste due definizioni, possiamo evidenziare le differenze e le somiglianze dei due generi menzionati. Innanzitutto, da un punto di vista diacronico, i due generi si trovano agli estremi opposti della letteratura: il primo, cioè l’epopea, risale ai tempi di Omero, il secondo – il fantasy – alla metà dell’Ottocento. In secondo luogo, il genere epico era storicamente considerato come il genere degli intellettuali, o addirittura elitario, mentre il fantasy, d’altra parte, sarebbe più legato al genere popolare. L’uno apparterrebbe e addirittura definirebbe i canoni letterari, l’altro sarebbe piuttosto relegato alla paraletteratura. Tuttavia, accanto a queste differenze ci sono alcuni punti in comune: la presenza del meraviglioso, di storie di ricerca, di conflitto o di guerra con un eroe in prima linea (Labarthe, 2006, p. 14). Più specificamente, ci sono anche vari prestiti diretti o indiretti attraverso l’uso di creature soprannaturali del genere epico di realtà storiche epiche (scenario delle piramidi o l’uso occasionale del combattimento dei gladiatori per esempio).

Per quanto riguarda gli obiettivi, si possono individuare due scopi distinti che spiegano abbastanza bene l’origine di tutte queste antiche riscritture. Prima, un obiettivo di trasmissione o di aggiornamento di valori antichi a volte dimenticati in un mondo contemporaneo. È il caso del fantasy rivolto ai giovani; poi, il desiderio di raccontare una contro-narrazione, usando una prospettiva diversa, il più delle volte attraverso gli occhi di un protagonista la cui voce non aveva posto nell’antichità, come vedremo in seguito (Provini, 2019).

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Ancora oggi, l’influenza dell’Eneide si sente nelle opere attuali, soprattutto nel genere fantasy su numerosi temi come il viaggio, la lotta tra il bene e il male o, in aggiunta, la magia. In effetti, il genere fantasy ne utilizza le basi culturali per prendere i suoi codici e riutilizzarli. Troviamo questo nel Signore degli Anelli di Tolkien (Tolkien, 1954), uno degli esempi più importanti di una letteratura impregnata dell’opera di Virgilio (Pantin, 2014, p. 147-160). Come nell’Eneide, c’è un viaggio lungo e pericoloso. Troviamo anche l’assedio di Troia nella battaglia di Minas Tirith, e come Enea, Aragorn, il re esiliato, va sul sentiero dei morti che è simile all’inferno di Enea. Ma non è tutto, lo schema narrativo del re esiliato che, alla fine, fonda il suo regno e si sposa assomiglia anch’esso al viaggio di Enea (Provini, 2021).      

Più recentemente, l’Eneide è presente in Lavinia (Le Guin, 2008). Quest’opera è direttamente legata a Virgilio perché è un omaggio a Enea. Lavinia è la moglie di Enea. Ed è una riscrittura dell’opera così come una continuazione dell’epopea, ma dal punto di vista di Lavinia (Provini, 2014, p. 81). Questo è un approccio già noto à Thomas Burnett Swann che, in Green Phoenix (Burnett 2007a) e in People of the sea (Burnett, 2007b), mette in scena come eroi i personaggi secondari dell’Eneide (Provini, 2021). Potremmo anche citare Troy di David Gemmell, che prende il personaggio di Enea e ne fa l’eroe (Gemmell, 2018). 

In conclusione, col suo universo, l’Eneide non ha finito di influenzare la nostra cultura letteraria come suggeriscono i diversi esempi citati.      

Riferimenti bibliografici

Aron Paul et alii (dir.), 2002, Le dictionnaire du littéraire, Paris, Presses universitaires de France, p. 243-246.
Assoni Clara, 2014, “Fuga dalla modernità (fuga verso il mito). L’Escape nelle opere di Tolkien”, L’analisi linguistica e letteraria, 22 (2014), p. 131-136.
Burnett Swann Thomas, 2007a, Le cycle du latium: Le phénix vert, Paris, Points.
––, 2007b, Le cycle du latium: Le peuple de la mer, Paris, Points.
Corselli Fabrizio e Gabriele Marchetti, 2015, F. Cecere (edd.) Saga - Prontuario di Epica Fantasy, Vaprio D’Adda, GDS Editrice.
Gagé Jean, 1976, “Comment Enée est-il devenu l’ancêtre des Silvii Albains ?”, Mélanges de l’Ecole française de Rome. Antiquité, 88/1 (1976), p. 7-30.
Gemmell David, 2018, Troie, Paris, Bragelonne.
Grimal Pierre, 1951, “Enée à Rome et le triomphe d’Octave”, Revue des Études Anciennes, 1-2 1951), p. 51-61.
Le Guin Ursula K., 2008, Lavinia, Orlando, Harcourt. 
Pantin Isabelle, 2014, “L’ombre de Troie dans l’œuvre de Tolkien”, Bost-Fievez et Provini Sandra (ed.), 2014, L’Antiquité dans l’imaginaire contemporain: Fantasy, science-fiction, fantastique, Paris, Classiques Garnier, (“Rencontres”), p. 147-160.
Provini Sandra, 2014, “L’épopée au féminin De l’Énéide de Virgile à Lavinia”, Bost-Fievez et Provini Sandra (ed.), 2014, L’Antiquité dans l’imaginaire contemporain: Fantasy, science-fiction, fantastique, Paris, Classiques Garnier, (“Rencontres”), p. 81. 
––, 2019 “Fantasy et antiquité”, Vimeo, 9 décembre 2019, https://vimeo.com/378280472, consultato il 31/10/2021. 
––, 2021, “L’Énéide de Virgile, de l’importance du voyage initiatique”, Bibiolhèque nationale de France, https://fantasy.bnf.fr/fr/comprendre/leneide-de-virgile-de-limportance-du-voyage-initiatique/, consultato il 31 ottobre 2021. 
Tolkien John Ronald Reuel, 1954, Le Seigneur des anneaux, Londres, Allen et Unwin.
Scolari Lavinia, 2016, “Home is behind. L’esilio, il viaggio e il ritorno tra Tolkien e Virgilio”, Picone Giusto et Scolari Lavinia (ed.), J.R.R. Tolkien: Viaggio ed Eroismo ne Il Signore degli Anelli. Atti del Convegno di Studi, Palermo, Palumbo, p. 58-80. 
van den Bosch Marie Aliénor, “L’Énéide de Virgile : voyage initiatique ?“, Folia Electronica Classica, juillet-décembre 2002, http://bcs.fltr.ucl.ac.be/FE/04/Initiation.html, consultato il 30/10/2021. 
Virgile [Publius Virgilius Maro], 1994, Eneide. Cura e versione di Mario Scaffidi Abbate. Edizione integrale con testo latino a fronte, Rome, Newton Compton editori s.r.l.

Immagini

La tempesta scatenata da Giunone – Cod. Vat. Lat. 3867, fol. 77r
Fantasy : Pixabay

revue roma blanc 120 Cet article a été rédigé pour la revue ROMA 2/2021 par Quentin Arista, Perrine Decroës, John Devalque.
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